Riconoscere e gestire il parto nei bovini

Scopri quali sono i comportamenti dei bovini che annunciano il momento del parto e quali cure prestare a vacche e vitello dopo il lieto evento.

parto bovini

Se possiedi una vacca incinta, avere consapevolezza del processo del parto e di cosa aspettarsi è estremamente importante, per sapere quando è necessario chiamare il veterinario e se si stanno verificando dei problemi.

In quest’articoli potrai trovare informazioni utili per gestire al meglio questo delicato momento, in particolar modo troverai:

  • i segnali che preannunciano che una bovina sta per partorire;
  • le diverse fasi che compongono il parto;
  • le prime cure da prestare alla vacca e al vitello dopo il parto;

I segnali che preannunciano che una vacca sta per partorire

Quando una vacca è pronta per il travaglio, presenta alcuni indizi visivi e comportamentali rivelatori. Una bovina è prossima al parto quando presenta:

  • mammelle rigonfie di latte;
  • arrossamenti e rigonfiamenti alla vulva,
  • rilassamento dei legamenti che si estendono dalle vertebre caudali alle punte ischiatiche;
  • perdita di un filamento vischioso dalla vulva;
  • irrequietezza;
  • perdita di appetito.

Le diverse fasi del parto nei bovini

Per sapere se la vacca sta partorendo senza problemi e non è necessario chiamare il veterinario, bisogna conoscere i diversi momenti che compongono il parto e intervenire in caso di problemi.

Il parto nei bovini si compone di 3 fasi che sono:

La fase dilatante

Dura da 3 a 6 ore e si manifesta con alternanza tra contrazioni e momenti di tranquillità.

 In questa fase il vitello assume la posizione corretta per la nascita. Le prime doglie compaiono una ogni 15 minuti, mentre nelle ultime 2 ore si intensificano fino a diventare 7 in 15 minuti.

L’animale è irrequieto e gli atti respiratori si fanno più frequenti. Con la rottura del primo sacco delle acque si passa nella seconda fase del parto la fase espulsiva.

La fase espulsiva

In questa fase si intensificano le contrazioni, la schiena si incurva e la bovina sposta gli arti sotto di sé.

La pressione esercitata dal feto sulla cervice induce l’ipofisi a rilasciare ulteriore ossitocina che provoca un aumento delle contrazioni dell’utero (RIFLESSO DI FERGUSON).

 Il momento più difficoltoso per la partoriente è il passaggio della testa del vitello. Il liquido amniotico fuoriuscito dalla seconda borsa delle acque agisce da lubrificante.

In una fase successiva, la pressione esercitata dal bacino della vacca sul torace del vitello permette la fuoriuscita del muco dalle vie respiratorie del vitello stesso.

Questa fase dura dalle 2 alle 4 ore

La fase di secondamento

Dopo la nascita del vitello l’utero continua a contrarsi per permettere alla vacca di eliminare gli invogli fetali. In genere questa fase, detta secondamento, avviene entro 6-12 ore dal parto.

Le prime cure dopo il parto

Vacca

Non solo del vitello bisogna occuparsi dopo il parto, ma anche della vacca. In particolare, modo bisogna:

  • invitare la bovina ad alzarsi, nel caso fosse coricata, per favorire il ritorno dell’utero nella posizione naturale;
  • asciugare l’animale con paglia nel caso fosse sudato;
  • posizionare un’imbracatura anti fuoriuscita dell’utero quando si prospetta la fuoriuscita;
  • somministrare con un secchio un beverone d’acqua, tiepida in inverno e fresca in estate, con sospesa una miscela crusca di frumento, farina d’orzo e avena con un cucchiaio di sale pastorizio;
  • mungere parte del colostro da dare al vitello;
  • in caso di complicazioni chiamare il veterinario.

Vitello

Subito dopo il parto al vitello vanno garantite le seguenti cure, bisogna:

  • controllare la respirazione. Bisogna eliminare il muco e resti di invogli fetali dalla bocca e dalle narici. Si può stimolare la respirazione nel vitello frizionandolo con della paglia asciutta. Se la respirazione non avviene regolarmente è necessario fare uso di farmaci e tecniche di respirazione artificiale.
  • separare subito madre e figlio, nel caso si opti per l’allattamento artificiale del vitello, ciò riduce lo stress dovuto alla separazione dalla madre;
  • frizionare energicamente il vitello con la paglia In questo modo si evita lo stress da ipotermia;
  • il cordone ombelicale deve essere disinfettato con iodio o soluzioni simili;
  • entro le prime 6-12 ore dalla nascita bisogna assicurarsi che il vitello assuma il colostro in quantità di 50ml/kg ovvero 2 litri per un vitello di 40 kg

Scopri di più sull’allevamento bovino continuando a leggere gli altri articoli disponibili sul sito.

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