L’alimentazione del suino: la scrofa in gestazione

alimentazione suino

La corretta gestione dell’alimentazione del suino, come di qualsiasi altro animale, è fondamentale per avere un allevamento di successo, essa infatti può influire negativamente, se non gestita correttamente, sia sulla salute degli animali che sulle performance economiche dell’azienda.

Una dieta corretta nella scrofa in gestazione è fondamentale per mantenere in buona salute l’animale stesso e i futuri suinetti. Un’alimentazione scorretta può portare infatti al riassorbimento degli embrioni o alla nascita di suinetti sottopeso con poche probabilità di sopravvivere.

In quest’articolo dedicato all’alimentazione della scrofa in gestazione vedremo:

  • quali sono gli obiettivi di una corretta alimentazione;
  • i problemi dovuti ad eccessi e mancanze alimentari;
  • alcuni consigli pratici per una corretta gestione alimentare.

L’alimentazione del suino: alcuni consigli per alimentare in modo corretto le scrofe in gestazione

Obiettivi

Un’alimentazione corretta durante la gestazione dovrebbe permettere di:

  • costituire riserve corporee sufficienti da utilizzare durante la lattazione;
  • far produrre alla scrofa il maggior numero di suinetti (giusto peso ed omogenei).
  • evitare problemi al parto (distocia)

Una cattiva gestione alimentare comporta invece:

  • performance sfavorevoli;
  • maggiori problemi riproduttivi;
  • una minor permanenza in allevamento dell’animale

Diete errate

Una dieta errata durante la gestazione, come in qualsiasi fase della vita, può portare all’insorgenza di problemi produttivi e di salute. Vediamo insieme le conseguenze che comportano eccessi o mancanze alimentari.

Gli eccessi alimentari portano ad avere:

  • perdite economiche;
  • aumento del n° di embrioni riassorbiti;
  • ambiente uterino non idoneo allo sviluppo dei feti;
  • difficoltà nella dilatazione del canale del parto per eccessivo accumulo di tessuto adiposo (stress al parto, parti languidi);
  • aumento dei nati morti;
  • riduzione dell’appetito nel momento in cui i fabbisogni energetici e proteici divengono elevati (lattazione);
  • aumento dell’incidenza di agalassia;
  • riduzione del peso dei suinetti svezzati.

Livelli nutritivi ridotti causano:

  • eccessivo abbassamento del peso dei suinetti alla nascita;
  • gravi turbe nelle fasi successive della riproduzione:
    • Difficoltosa o mancata ricomparsa dei calori;
    • Basso tasso di concepimento;
    • Ridotta natalità;
    • Elevata mortalità perinatale.          

Una corretta gestione alimentare

La forma fisica dell’alimento

Prediligere l’alimentazione sotto forma di broda o pastone, rispetto al pellettato, in quanto permette di ottenere un benefico effetto riempitivo.

Un maggior volume nella razione favorisce lo stato di benessere nell’animale e permette di mantenere un’alta capacità d’ingestione, fondamentale poi per avere una corretta ripresa fisica durante la lattazione.

Le materie prime

Incrementare l’utilizzo di materie prime fibrose che riducono la densità energetica e aumentano l’ingombro.

I fabbisogni alimentari della scrofa in gestazione

ED, Kcal/kg

3000

Proteina, %

13

Lisina, %

0,65

Met+Cys, %

0,48

Calcio, %

0,95

Fosforo, %

0,60

Fosforo, %

5,5-6,5

Se vuoi approfondire l’alimentazione del suino ti consiglio di leggere questo libro interamente dedicato all’argomento.

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