L’ accoppiamento e l’inseminazione artificiale nel maiale

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Dopo aver visto i vantaggi e gli svantaggi dell’inseminazione artificiale e dell’accoppiamento nel maiale in un precedente articolo, in questo post verranno descritte nel dettaglio queste due pratiche.

La riproduzione del maiale mediante accoppiamento naturale

Si parla di accoppiamento, monta o fecondazione naturale quando avviene l’incontro diretto tra maschio e femmina. Solitamente si consiglia di far coprire la scrofa 24-30 ore dopo la comparsa del riflesso d’immobilità, per avere un maggiore successo riproduttivo.

È fortemente consigliata una seconda copertura 12 ore dopo la prima; tale pratica aumenta enormemente le capacità di concepimento, influendo positivamente sulle dimensioni della nidiata.

Il coito può durare dagli 8 ai 45 minuti, di cui i primi 5-8 sono dedicati alle mosse che il verro normalmente compie prima di effettuare la monta.

L’accoppiamento deve avvenire in un luogo riparato e tranquillo su una superficie adatta per evitare cadute e scivolate, sotto la supervisione dell’allevatore.

Prima dell’atto è consigliato disinfettare il prepuzio con prodotti non spermicidi. I verri possono essere destinati all’attività riproduttiva a partire dai 7-8 mesi

L’inseminazione artificiale nel maiale

L’inseminazione artificiale, detta anche fecondazione artificiale, prevede l’introduzione dello sperma nella scrofa mediante un catetere in gomma con la punta che imita la forma del pene del verro.

Per effettuare la fecondazione artificiale si può ricorrere al seme fresco, opportunamente diluito, conservato a 15-17°C e al buio e riscaldato a 37°C poco prima dell’uso, o al seme congelato, che presta però una minor fertilità rispetto a quello fresco, poiché il congelamento e lo scongelamento possono portare all’alterazione del liquido seminale.

Il materiale seminale può essere di produzione propria o acquistato presso i centri di fecondazione artificiale specializzati.

Come per la monta naturale, anche per l’inseminazione artificiale si consiglia di inseminare la scrofa 24-30 ore dopo la comparsa del riflesso d’immobilità e una seconda inseminazione 12 ore dopo la prima. Prima di fecondare, la femmina deve essere accarezzata sui lati in modo che si tranquillizzi e sia pronta per ricevere il seme. Questi colpi aumentano anche la quantità di ossitocina, necessaria per migliorare l’accettazione del seme.

La fecondazione artificiale può essere eseguita dal veterinario o dallo stesso allevatore, che deve però prima frequentare un corso per poter compiere tale pratica in modo corretto. Per chi fosse interessato a seguire un corso sulla fecondazione artificiale del suino vi consiglio di dare un’occhiata a questo link:

Scopri di più sull’allevamento suino, continuando a leggere gli articoli presenti sul sito.

vitaagricola

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