Utilizzare il pascolo per sfamare i propri animali non porta dei benefici solo al bestiame ma anche all’ambiente. Una corretta gestione del pascolo può favorire:
- una riduzione del rischio di incendi e del dissesto idrogeologo;
- la biodiversità;
- la fauna selvatica;
- il paesaggio.
I benefici derivati dagli animali al pascolo
Riduzione del rischio d’incendi e del dissesto idrogeologico
Far pascolare gli animali aiuta a ridurre i rischi di incendio, controllando la quantità e la distribuzione di erbe e altri potenziali combustibili. La corretta gestione del territorio alpino da parte dell’uomo permette anche di evitare il degrado del paesaggio.
Favorire la biodiversità vegetale
Il pascolamento del bestiame riduce la concorrenza tra le erbe e fiori selvatici. Molte piante, comprese diverse specie rare, richiedono il pascolamento per mantenere le loro popolazioni vitali. Senza l’intervento dell’uomo con lo sfalcio, l’allevamento al pascolo degli animali, molti pascoli con le loro essenze vegetali scomparirebbero per lasciare spazio a nuovo bosco, ciò porterebbe ad una riduzione della biodiversità ambientale.
Benefici per la fauna selvatica
L’attività pastorale non migliora solo l’aspetto vegetativo ma anche l’aspetto faunistico. Le specie selvatiche traggono molti vantaggi dalla presenza degli animali domestici, infatti, lo sfalcio, il pascolamento, gli usi e le consuetudini legate alla zootecnia, hanno sempre rappresentato strumenti utili al mantenimento di un paesaggio variegato, che a sua volta assicurava un habitat ideale per le specie selvatiche.
Una funzione paesaggistica
La zootecnia, unitamente ad altri fattori, permette di migliorare il contesto paesaggistico in cui è inserita. Gli animali al pascolo permettono di mantenere il manto erboso in ottimo stato, ostacolando l’avanzata del bosco, questo consente di diversificare il paesaggio favorendo sia le attività umane che la fauna selvatica.
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